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La memoria contro ogni forma di illegalità: cronaca di un incontro

13 settembre 2011

di Emanuele Tanzilli –

 

Ad attendere la città di Casoria, fresca di rientro dalle vacanze estive, c’erano problemi vecchi e nuovi, un po’ di ruggine da grattar via, ma anche un animo rinnovato nella voglia di fare, di costruire, di rinnovare.

Coerentemente a questo disegno si è tenuta, sabato 10 e domenica 11 settembre, la manifestazione “Per Ricordare”, organizzata dal Club Socio Sportivo Culturale “Enrico Berlinguer” con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Casoria.

Un evento fortemente voluto, simboleggiato dal decennale della scomparsa di Stefano Ciaramella, giovane ragazzo casoriano assassinato il 2 settembre 2001 in seguito agli sviluppi di una rapina.

“Per Ricordare”, in questo solco, è concepita non solo come un richiamo alle numerose illegalità, perpetrate quotidianamente sul territorio sotto gli occhi disattenti di cittadini e istituzioni, ma anche uno sprone all’azione, al rifiuto dell’inerzia sociale, alla progettazione di un nuovo cammino, scevro dalle pesanti catene dell’ingiustizia, una marcia verso il raggiungimento di traguardi ed obiettivi sempre più ambiziosi.

Il pomeriggio del sabato si è aperto alle 17.30, presso la sala multimediale della parrocchia di San Mauro Abate: una conferenza-dibattito a cui ha preso parte la società civile tutta, aperta dal caporedattore del periodico “Libero Pensiero”, Emanuele Tanzilli, con le sue considerazioni sui fini e le modalità di realizzazione dell’iniziativa.

A seguire, i saluti del preposito curato di San Mauro Abate, Don Mauro Zurro, che ha sottolineato l’importanza della Chiesa come comunità ecclesiastica nel rivestire il ruolo di una guida in grado di contribuire, con la sua testimonianza ed i suoi insegnamenti, alla realtà quotidiana, e del sindaco di Casoria, Vincenzo Carfora, che ha posto l’accento sulle piccole illegalità compiute quasi senza consapevolezza tutti i giorni, di quelle che, grazie al contributo collettivo, possono ripristinare la normalità, con un breve passaggio sull’annosa questione rifiuti che da tempo piaga il territorio napoletano e campano.

Il presidente del Club Berlinguer, Gennaro Esposito, ha aperto ricordando la memoria di questi dieci anni, trascorsi per un mero computo temporale, ma non realmente passati nella coscienza collettiva, toccando anche i ricordi recenti e meno recenti che hanno purtroppo costellato le pagine di cronaca nera degli ultimi tempi: da Giancarlo Siani ad Angelo Vassallo, fra le testimonianze più immediate e sincere della difesa dei diritti a costo della vita. Sono seguite poi delle proposte concrete e specifiche da attuare sul territorio, fra cui l’istituzione di un’Unità di Crisi Permanente.

A prendere la parola, quindi, è stata la volta di Giuseppe Scognamiglio, uno dei ragazzi di Radio Siani, la web radio della legalità. La sua illuminante testimonianza su questo interessante progetto, nato su un bene confiscato alla camorra, col fine di prendere una posizione netta, chiara e decisa, oltre le parole, oltre le titubanze, una posizione che rappresenta una scelta di vita chiara: combattere la criminalità attraverso l’informazione e la divulgazione, lavorando in particolar modo sulle nuove e le nuovissime generazioni.

(Per maggiori informazioni su Radio Siani è possibile consultare il sito www.radiosiani.com)

È stato quindi il turno della dottoressa Antonietta Perna, per Auser Casoria. Il mondo del volontariato, come si evince dalle sue parole, non è affatto estraneo all’argomento, anzi è una fonte continua di impegno collaborativo, a titolo spontaneo, nella lotta all’illegalità; un impegno che, in taluni casi, occupa l’esistenza intera. L’intervento è poi continuato con l’invito a disciplinare le associazioni di volontariato, per dar modo a queste ultime di svolgere la propria attività in maniera serena e proficua.

A causa di un contrattempo personale, il previsto intervento di Luciana Del Fico, della segreteria provinciale UIL, è stato sostituito da quello della professoressa Susi Pagliuca, di CGIL Scuola. Dall’esperienza con un ambiente così fondamentale, come quello dell’istruzione e dell’educazione, deriva in maniera lampante la consapevolezza di misurarsi nei gesti quotidiani, ricreando un legame sociale alimentato dall’impegno civile, che impedisca di assuefarsi alle ingiustizie e viverle come un inevitabile fastidio da sopportare.

Prima delle conclusioni finali, si è lasciato spazio per le considerazioni dei presenti. Gennaro Laudiero, dell’Unione Sindacale di Base Casoria, ha ribadito con vigore l’impellente necessità di una nuova legalità, della cultura, del lavoro, della sopravvivenza, che si adoperi anzitutto per sconfiggere l’omertà, il vero e primo nemico verso l’attuazione di un qualsivoglia progetto di cambiamento e rinnovamento.

Toccante l’intervento di Antonella Ciaramella, che, a nome di tutta la famiglia coinvolta nella tragedia di Stefano, ha voluto soffermarsi sulla valenza di un’iniziativa del genere a distanza di dieci anni. Un ricordo vivo nel tempo, nato non per spettacolarizzare un avvenimento che ha lasciato il segno nella comunità intera, ma semplicemente per tenere vivo il ricordo e farne la leva su cui poggiare la normalità del quotidiano, assieme a quei valori sociali di cui è così grande e forte il bisogno.

A chiudere, le parole di Don Tonino Palmese, referente di Libera Campania, “guest star” della serata. Con pochi e semplici concetti, espressi con il nitore dell’eloquenza scevra di retorica, si sono delineati i tratti essenziali del suo pensiero. Credere nella forza della speranza, e nella speranza come forza, ritrovando nella memoria il giusto valore alle parole, ormai abbrutite da una strumentalizzazione continua. Imparando a dare ad ogni cosa il nome appropriato, si è in grado di comprenderne meglio l’entità, e ad affrontarne gli aspetti concreti. La memoria, in questo senso, diventa “terapeutica”, il riposo per le “parole stanche”, e disorientate, di oggi.

Terminato il dibattito, è stata la volta di mettersi in marcia. Tutti i presenti, opportunamente muniti di una maglietta ed un sacchettino, oltre che della copia di “Libero Pensiero” appositamente distribuita per l’occasione (e scaricabile all’indirizzo http://www.mediafire.com/?hxbs12qy2s5275m), hanno intrapreso un cammino lungo le strade della città, scortati dalle forze dell’ordine e dalla protezione civile, accompagnati da uno striscione che recitava “Per non dimenticare Stefano Ciaramella – Casoria… in marcia contro ogni forma d’illegalità”. Positiva anche la reazione della cittadinanza, che ha accompagnato il corteo con applausi ed assensi lungo tutto il tragitto. Casoria non dimentica, ma a volte un ricordo ha bisogno delle giuste carezze per sprigionare il suo senso.

La marcia si è conclusa con l’ingresso in Villa Comunale, dove la serata è proseguita con un piccolo concerto che ha visto esibirsi gli Electrical Storm, una tribute band degli U2, con la preziosa collaborazione tecnica della Ludo’s Blues Band.

A chiudere idealmente e spiritualmente la manifestazione, la Santa Messa celebrata presso la Basilica di San Mauro Abate, domenica 11 settembre, in suffragio di Stefano Ciaramella e tutte le vittime dell’illegalità. Le belle parole di Don Mauro Zurro, in apertura di celebrazione, hanno confermato la sensibilità del popolo casoriano su un tema che, dopotutto, brucia ancora come una ferita aperta nella coscienza collettiva. Ricordare tutte le vittime innocenti è impossibile, si rischierebbe di far torto alla memoria di qualcuno; quello che deve essere sempre ben chiaro, però, è che la memoria ci è utile per rammentarci che il problema esiste, è in mezzo a noi, ed è necessario il contributo di tutti per tentare di debellarlo.

 

http://youtu.be/tBXO9suf2a8

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