Accogliamo la sfida!

GMCS: l’ermeneutica degli “occhiali giusti”

29 maggio 2017

di Marilena Perna –

Il discorso di Papa Francesco, in occasione della giornata Mondiale delle Comunicazioni 2017, é ancora una volta un invito alla speranza che, attraverso uno stile comunicativo aperto e creativo, può trovare il suo culmine ed il suo compimento.

Il bilancio dell’attuale contesto sociale e civile in cui la Chiesa è chiamata ad operare non é rassicurante: terrorismo, disoccupazione crescente, questione migratoria, pericoli nucleari, il tragico bilancio del massacro dei copti egiziani, l’antico ed irrisolto “contenzioso” palestinese. Tuttavia, nella cornice  di questo scenario,  ci interpella la  rincuorante esortazione del Papa: “Comunicare fiducia e speranza nel nostro tempo”.

Nel trascorrere della storia, che procedendo senza indugio si affretta a presentare il suo verdetto, siamo chiamati a comunicare la “Buona notizia”, restituendo agli eventi la possibilità di un nuovo retroscena dagli esiti non sempre scontati.

La storicizzazione della salvezza annunciata dal Risorto può e deve realizzarsi attraverso una comunicazione che “non sia disposta a concedere al male un ruolo da protagonista, ma cerchi di mettere in luce le possibili soluzioni”.

Un appello rivolto a quanti operano nell’ambito della comunicazione che invita a non omologarsi alla logica della “spettacolarizzazione”, ma a ricercare nuove piste e strategie comunicative che sappiano incarnare il messaggio della liberazione. Oggi, più che mai, l’informazione necessita di essere liberata dalle scorie di una negatività che genera un’audience sterile e distruttiva.

La comunicazione é “incontro” costruttivo che, nell’impegno responsabile del dialogo, è volta ad abitare la società, promuovendo un orizzonte eidetico-valoriale che garantisca scelte e orientamenti volti ad umanizzarla. La forza comunicativa non si esaurisce in una trasmissione di informazioni ma può plasmare una nuova cultura che trova nei media la sua principale  risorsa.

A tutti noi la sfida di ridisegnare nuove forme e modalità che sappiano trasformare la comunicazione mediale in un luogo privilegiato di nuovo avvenire.

Come afferma Papa Francesco : “la realtà in se stessa non ha significato univoco tutto dipende dagli “occhiali” con cui scegliamo di guardarla”. E noi, quali “occhiali” decideremo  di indossare?

 

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