17 Dicembre 2016
L’agenzia di stampa nazionale DIRE, nel suo spazio Dire Psicologia, ha pubblicato, di recente, una prefazione sul nuovo libro di Raffaella Di Marzio, Nuovi Movimenti Religiosi. Una sfida educativa, edito da Passione Educativa.
Dire Psicologia ha lo scopo di divulgare l’informazione agli psicologi, gli psicoterapeuti, i medici, i dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli studenti e tutti coloro che sono interessati alle tematiche inerenti la Psicologia, la Pedagogia, la Psichiatria e la Neuropsichiatria.
Di seguito il testo integrale della recenzione:
“Nella maggioranza dei giovani e’ molto diffuso il pregiudizio su cosa siano i ‘Nuovi Movimenti Religiosi’ (NMR), spesso dipinti come ‘sette pericolose’ o ‘ sette sataniche’. Noi insegnanti abbiamo il dovere di evitare che tutto questo accada. Lo ha detto chiaramente anche Papa Francesco in un discorso durante la visita a una comunita’ pentecostale quando ha condannato l’uso esagerato che, da parte cattolica, si e’ fatto della parola ‘setta’: ‘Non bisogna dire noi siamo Chiesa e voi siete setta poiche’ questo e’ un errore e una tentazione da respingere'”. Su questa linea si pone Raffaella Di Marzio, psicologa e insegnante di religione nei licei dal 1981. La studiosa ha scritto il libro ‘Nuovi movimenti religiosi, una sfida educativa’ (casa editrice Passione Educativa).
“Per impedire l’insorgenza di qualsiasi forma di discriminazione- prosegue la psicologa delle religioni- dobbiamo sostituire a un’informazione mediatica sensazionalistica un’informazione culturale e scientifica. Gli insegnanti di religione cattolica sono gli unici docenti che si occupano di questo argomento- afferma Di Marzio- e devono cercare di essere obiettivi per superare tanta ignoranza”.
Rientrano nei NMR “quei gruppi spirituali che differiscono dalla religione di maggioranza del Paese ospitante. Sono dei movimenti recenti in una cultura come la nostra, di confessione cattolica, ma possono avere radici antichissime in altri contesti culturali. Sono organizzazioni dinamiche e in continua trasformazione- spiega l’insegnante di Religione- che rispondono agli impulsi provenienti dalla societa’ modificando le loro dottrine e prassi, riuscendo cosi’ ad adattarsi alla modernita’. L’aggettivo ‘religioso’ va inteso in senso lato perche’ comprende tutte le forme di credenza, anche quelle in cui non c’e’ la fede in un Dio personale”. Tra i NMR si ritrovano “la comunita’ di Damanhur in Piemonte, l’istituto buddista della Soka Gakkai, la chiesa di Scientology, gli Hare Krishna, i gruppi derivati dagli insegnamenti di Osho e tanti altri”.
Di Marzio parla di sfida educativa perche’ “in molti auspicherebbero che l’ora di religione prevedesse un insegnamento laico di tutte le confessioni. L’ora di religione cattolica, tuttavia, non e’ piu’ un insegnamento di tipo catechistico dopo l’Intesa del 1984, e prevede anche l’insegnamento delle altre religioni. In questa situazione la sfida, per l’insegnante di religione, non e’ solo orientare e informare correttamente gli studenti sui NMR, ma anche offrire loro un sostegno nel caso emergano problematiche familiari e/o scolastiche per l’adesione/affiliazione di un alunno o di un familiare a suddetti movimenti. Il docente dovrebbe, pertanto, riuscire a creare nell’ambito scolastico un clima di rispetto per queste forme religiose minoritarie, spronando ragazzi e famiglie ad accogliere la diversita’ spirituale e religiosa”.
Dottrine diverse “dalla nostra suscitano timori e pregiudizi di pericolosita’. Frequentemente incontro genitori che vogliono impedire ai figli di frequentare qualche NMR- fa sapere Di Marzio- ed io invito loro a comportarsi diversamente poiche’ i divieti immotivati di solito ottengono l’effetto opposto. Essi dovrebbero, invece, informarsi, parlare con i figli, capire di cosa si tratta, leggere i loro libri, rivolgersi a chi e’ competente e, soprattutto, rispettare le scelte dei ragazzi, anche se minorenni. Se dovesse, invece, sussistere un pericolo (ad esempio regole dietetiche estreme, una pratica ossessiva, privazione di cure mediche) allora dovranno intervenire”.
Il libro della psicologa delle religioni propone un metodo di lavoro: “Innanzitutto introduce una panoramica dei documenti che la Chiesa Cattolica ha emanato sui NMR per distinguerne le dottrine. In ambito scolastico-educativo- precisa poi la studiosa- offro delle indicazioni di tipo pedagogico su come e quando inserire nel programma didattico lo studio dei NMR.
Infine, presento alcuni casi per illustrare le problematiche che possono emergere tra gli adolescenti a scuola o in famiglia. Ai professori rivolgo dei consigli su come si dovrebbero comportare in caso di conflitti all’interno delle classi, delle singole famiglie o tra docenti- conclude- se ci sono insegnanti che aderiscono a tali movimenti”.
(DIRE – Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 13 dicembre 2016