
1 Maggio 2015
Con profonda commozione apprendiamo della morte di don Antonio Serra. Non è nel nostro stile l’elogio gratuito, ma quando viene a mancare una persona di spessore, che ha condiviso con noi la passione per l’educazione, il senso di gratitudine e di profonda stima ci obbliga ad esternare i nostri sentimenti.
Per noi Antonio è stato innanzitutto un amico e poi un sacerdote accogliente e disponibile, che viveva la sua vocazione educativa a tempo pieno e su più fronti. Un punto di riferimento per la Chiesa di Napoli, impegnato, negli ultimi anni, nella formazione integrale dei futuri sacerdoti, nella duplice veste di rettore del seminario e di professore di teologia pastorale.
A tal proposito, siamo stati davvero onorati di pubblicare, appena un anno fa, il suo manuale Andate e annunciate. Dai fondamenti teologico-pastorali alle prospettive ecclesiali per una nuova evangelizzazione.
La presentazione del 13 giugno a Napoli, a questo punto, si comprende pienamente in tutto il suo significato. Un grande giorno di festa, dove la stima per don Antonio è emersa in pieno, grazie alle centinaia di persone accorse per mostrargli il loro affetto.
Oggi possiamo dirlo, non solo un modo per salutare il Seminario (che di lì a poco avrebbe lasciato), ma soprattutto per abbracciare le persone incontrate lungo la sua vita come amico, prete, parroco, formatore, professore e rettore, prima di immettersi sull’ultima strada del suo personale itinerario educativo … verso l’eternità .
Grazie Antonio, maestro di vita, martire dell’educazione!
P. E.