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Fidget Spinner, la nuova terapia tra le dita?

19 Agosto 2017

di Antimo Verde – Negli utlimi mesi, certamente, non si è potuto non notare miriadi di bambini, in realtà anche adulti, con in mano uno strano oggetto, diventato un vero fenomeno di costume, al pari di quello che è stato, alla fine degli anni ’80, il leggendario cubo di Rubik, che ancora tutt’oggi incanta milioni di persone, o ancora come il più anziano yo-yo, che sembra non conoscere limiti generazionali. Si tratta dello Fidget Spinner, che letteralmente significa “scatto rotante”, e altro non è che un piccolo cuscinetto bi o trilobato da tenere fra due dita e che grazie a un gioco di dischetti può ruotare centinaia di volte su se stesso una volta avviato.

L’origine della nascita di quello che può essere definito la trottola del nuovo millennio, sembrerebbe sia dovuta ad una donna statunitense, Catherine Hettinger, affetta da miastenia gravis, una malattia autoimmune che induce debolezza muscolare e affaticamento. Proprio questa sua malattia la spinge a pensare ad un gioco semplice da fare con la figlia. Nasce così, il famoso giochino che brevetta nel 1997.

La donna poi, produce il gioco a proprie spese e lo vende in diverse fiere sparse per gli Stati Uniti. Le vendite vanno bene, ma dopo la rinuncia della casa produttrice di giocattoli, la Hasbro, di crearne un oggetto commerciale, la donna, nel 2005, non rinnova il brevetto in quanto non ha i 400 dollari necessari per farlo.

Senza più brevetto, dunque, la trottola, diventa di dominio pubblico e i produttori di mezzo mondo iniziano a creare le proprie versioni, con i cinesi che online lanciano Fidget Spinner a partire da pochi centesimi. Grazie alla rivista Forbes, poi, che nel 2016 elegge la trottola tra i migliori passatempo da ufficio, si ha una vera esplosione nelle vendite. Se dapprima è possibile acquistarlo solo su siti specializzati, l’enorme richiesta lo fa trovare su bancarelle ad ogni angolo di strada e in qualsiasi negozio, non solo di giocattoli, così da dare inizio alla mania dello Fidget Spinner.

Identificato, dapprima, come un semplice giocattolo per bambini, successivamente, viene addirittura indicato come un efficace ausilio per la concentrazione, un vero toccasana contro ansie e ideale per combattere lo stress. Inoltre, oltre a regalare relax ad adulti e bambini, sarebbe un valido aiuto per chi soffre di autismo e Adhd, per chi ha cattive abitudini o semplicemente, per rimanere svegli. A detta dei venditori, quindi, dovrebbe avere un’automatica funzionalità terapeutica.

A fronte di ciò, dunque, si è avviata una ricerca che ha indagato su quali siano le caratteristiche del Fidget Spinner che inducono una sensazione di relax in chi lo utilizza. Nell’ambito della ricerca, perciò, è stato somministrato ai partecipanti un questionario sul quale indicare quali fossero le caratteristiche apprezzate dell’oggetto e in quale particolare momento, queste fossero utili a tranquillizarli.

La maggior parte dei partecipanti ha sostenuto che avere l’oggetto tra le mani li aiutasse a restare focalizzati su un compito lungo o a mantenere l’attenzione quando si era seduti per lungo tempo durante un meeting. Ma ad una ricerca molto più approfondita, in realtà, le cose sono risultate molto diverse.

Infatti, sembra proprio che questo miracoloso oggettino, al contrario, aumenta di gran lunga i problemi di concentrazione e attenzione, tanto che molti istituti statunitensi ne hanno vietato l’uso. Molti insegnanti hanno ritenuto, difatti, che produca effetti contrari a quelli dichiarati. In particolare, distrae i bambini, creando perciò, rumore e trambusto in classe.

Per Alberto Rossetti, psicologo e psicoterapeuta torinese che lavora con le scuole ed è specializzato in dipendenze da nuove tecnologie, in realtà, in Italia non si è ancora arrivati ad una vera e propria ossessione, come è successo per altri videogiochi, ma per come funzionano questo tipo di fenomeni, il rischio che la situazione possa degenerare è concreta. Il vero problema, secondo Rossetti, è il fatto di presentare questo gadget come come un oggetto che serve realmente a quel tipo di disturbi.

Cosa che non è reale, poichè il Fidget Spinner serve semplicemente come passatempo, come quelli già esistenti e usati in passato. Il problema diventerà rilevante, quando in classe ce l’avranno tutti e tutti penseranno ad imparare i trucchi e a riprendersi per finire sui social.

Insomma, potrebbe essere utile solo in alcuni casi, ma non è da presentare assolutamente come elemento terapeutico solo con lo scopo di farlo diventare ancora di più un oggetto di massa e convincere milioni di genitori ad acquistarlo. I giocattoli hanno certamente la funzione di passatempo per i bambini e possono avere, senza dubbio, effetti educativi e formativi, ma il loro compito si esaurisce con questi.

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